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Caldaie a biomassa, caldaie a legna, caldaie a pellet, caldaie a cippato, stufe a biomassa in Toscana, Powered by Joomla!
Integrazione tra caldaie a biomassa quali legna, pellet e cippato e caldaie classiche
Dettagli impianti a biomassa legnosa

 

Le moderne caldaie a biomassa, siano esse alimentate a legna, pellet o cippato, sono dotate di una centralina elettronica che è in grado di ottimizzarne la combustione e di gestire più circuiti di riscaldamento, più linee di Acqua calda Sanitaria (ACS), nonchè l'accensione di altre caldaie, in parallelo o in cascata.

 

Per mantenere elevata l'efficienza di combustione di una caldaia a biomassa si tende a farla lavorare fra il 70% ed il 100% della potenza nominale (cioè quella massima erogabile dalla caldaia) e di minimizzare il numero di spegnimenti del bruciatore, per evitare una perdita di efficienza di combustione ed un abbassamento della temperatura negli scambiatori, dove potrebbe formarsi della condensa.

 

Queste considerazioni fanno sì che si tenda ad effettuare un leggero sottodimensionamento della caldaia, rispetto a quelle a combustibili fossili, e si accoppi alla caldaia, in particolar modo per quelle a legna e cippato, ma anche per quelle a pellet, un idoneo accumulatore di acqua calda, detto anche puffer.

 

Il puffer rende disponibile una grande quantità di acqua con temperatura compresa fra i 90°C ed i 40°C, la quale può essere eventualmente miscelata con acqua fredda per gestire impianti di riscaldamento a bassa temperatura, nonchè può gestire l'accumulo di calore prodotto da uno o più sistemi solari termici. Talvolta però, soprattutto per gli edifici composti da più unità immobiliari, questi impianti possono essere meno efficienti nel gestire dei picchi improvvisi di potenza, ad esempio l'uso simultaneo e prolungato di acqua calda in tutti i punti di prelievo esistenti (bagni e cucine) quando tutti gli impianti di riscaldamento sono attivi.

 

Tali eventi sono rari, ma possono essere facilmente gestiti accoppiando una caldaia a combustibile fossile (a gas metano, GPL o gasolio) alla caldaia a biomassa (legna, cippato o pellet), che ne gestirà l'accensione in caso di necessità. Bisogna considerare infatti che i combustibili fossili hanno un potere calorifico più elevato dei combustibili legnosi, quindi risultano più idonei per la generazione istantanea di calore.

 

I combustibili fossili hanno però un costo molto più elevato di legna, cippato o pellet, a parità di kW prodotti, quindi è molto importante limitarne l'uso ai soli casi di effettivo bisogno, ottimizzandone l'impiego attrverso il controllo della caldaia a biomassa.

 

Di seguito viene riportato un esempio di impianto in cui, oltre alla caldaia a biomassa, sono presenti un puffer, un circuito di riscaldamento, una linea di ACS, un impianto solare termico ed una caldaia a combustibile fossile.

 

 

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